martedì 8 luglio 2008

Milena Castaneda - Specchio delle mie brame


Milena Castaneda esordisce ufficialmente nel campo della poesia con questa silloge “Specchio delle mie brame” attestandosi su un livello scritturale già maturo e di forte emozionalità. E tuttavia si tratta di un libro giovane nello spirito e nello status del canto che si snoda lungo i percorsi di un’analisi puntigliosa e appassionata della natura d’amore, delle sue contraddizioni, del suo incontrollabile altalenare tra abisso ed estasi, perché forse è vero che, indipendentemente dall’età, si è giovani finché ci si innamora e si è vecchi quando non ci si innamora più.
Ma non è il luogo comune che convince, anzi…., è piuttosto la sottigliezza delle analisi, la freschezza dei moti dell’animo (esaltazione, tristezza, speranza, malinconia, nostalgia, delirio e altri assimilabili) quali emergono da un linguaggio poetico che sapientemente gestisce “la pratica del desiderio”.

Carlo Poliseno - Qui Sempre Altrove



Qui sempre altrove, è il titolo della seconda raccolta di liriche di Carlo Poliseno che, a poco più di un anno dalla sua prima parution, ripropone, in modo sicuramente maturo e consapevole, il tema della sua condizione umana, rivelandosi notevole autore di un proprio percorso, originale, sofferto e, a volte, drammatico, ma che a un certo punto ritrova la vera essenza di sé e ricomincia a vivere raccogliendo dalla sua natura ciò che di buono gli viene offerto. In questa silloge che è ricca di un centinaio di liriche, egli mette in linguaggio poetico la sofferenza e la gioia di chi desidera offrire al suo prossimo semplicemente amore. Dai ricordi del passato prossimo e remoto, al presente e al tempo che sarà, in una scansione non a caso cronologicamente delineata, è rappresentata un’analisi di se stesso, del suo mondo e della sua storia, che attraversa le fasi della crescita umana dettate da un percorso d’esperienza del tutto controcorrente a quella che è considerata la norma.